NEET. Giovani che non studiano e non lavorano

NEET. Giovani che non studiano e non lavorano
Editore: Vita e Pensiero
ISBN: 9788834329115
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Neet. Come si è arrivati a questa situazione e come se ne esce? Parte da queste domande il libro-inchiesta di Alessandro Rosina

Vagano senza meta, senza aver chiaro il loro ruolo nella società e nel mercato del lavoro, sempre più disincantati e disillusi, con il timore di essere marginalizzati e di dover rinunciare definitivamente a un futuro di piena cittadinanza. Sono i Neet (acronimo inglese per Not in Education, Employment or Training), i giovani che non studiano e non lavorano: un fenomeno in crescita allarmante, tanto che si comincia a parlare di loro come di una ‘generazione perduta’. Questo spreco di potenziale umano ha un costo rilevante, sul piano sia sociale sia economico, perché le nuove generazioni sono la componente più preziosa e importante per la produzione di benessere in un Paese. Come si è arrivati a questa situazione? Come la vivono i giovani? E come se ne esce?
Parte da queste domande il libro-inchiesta di Alessandro Rosina. Il suo sguardo lucido e acuto individua le responsabilità dei vari attori istituzionali, economici, sociali (dalla scuola al sistema produttivo, alla famiglia, ai mass media…) svelando inefficienze e limiti. Poi, indicatori ufficiali e dati di ricerche scientifiche alla mano, disegna un percorso di riscatto possibile, che passa attraverso il cambio di atteggiamento verso le nuove generazioni, l’attenzione ai talenti giovani, l’investimento nelle nuove competenze, il sostegno dell’intraprendenza. Per arrivare un giorno non lontano a dire: «C’erano una volta i Neet…».

Recensioni

Un agile compendio per capire la condizione dei NEET, ma la narrativa non basta. Recensione del volume di Alessandro Rosina “NEET. Giovani che non studiano e non lavorano”.
Il libro NEET. Giovani che non studiano e non lavorano (ed. Vita e Pensiero), recente lavoro diAlessandro Rosina dell’Università Cattolica di Milano, si presenta come un volume sintetico che vuole fornire ai non esperti del settore alcuni strumenti per approfondire il fenomeno dei NEET (Not in Employment, Education or Training), posto da qualche anno al centro delle riflessioni sulla condizione giovanile e sul mercato del lavoro italiano. Esso tenta di colmare una lacuna editoriale, ovvero di fornire untesto documentato, ma non specialistico, per superare la superficialità di numerose descrizioni giornalistiche che utilizzano il termine “NEET” in modo sensazionalistico, clonandolo dai rapporti statistici e dalla letteratura sociologica. Il libro di appena cento dodici pagine si presenta infatti come un’agile compendio del dibattito italiano sul tema e fornisce al lettore alcuni agevoli punti di accesso per approfondire il tema, nonché una bibliografia di base utile anche ai giovani studenti di scienze sociali. La base di dati utilizzata è il Rapporto giovani 2014 dell’Istituto Toniolo e nell’appendice vengono spiegate in modo chiaro le diverse categorie analitiche per la misura e l’interpretazione del concetto di NEET e della disoccupazione giovanile.
su http://www.secondowelfare.it/

Alessandro Rosina fornisce un contributo assai utile per fotografare la situazione di una generazione di giovani colpiti dalla crisi ma non enfatizza a sufficienza il secondo aspetto del problema: le caratteristiche del mercato del lavoro italiano. Il capitolo “Le inefficienze del sistema produttivo” manca di un’analisi sui limiti e gli effetti negativi delle politiche per il mercato del lavoro in Italia negli ultimi 20 anni, politiche che hanno favorito l’esplosione della precarietà. Non solo: queste politiche erano e rimangono inserite nel quadro delle politiche di austerità europea che sostanzialmente hanno accettato livelli elevatissimi di disoccupazione e sottoccupazione in nome degli equilibri di bilancio. Forse a questo punto occorrerebbe chiedersi se la forza lavoro giovanile a basso costo del nostro Paese non abbia una funzione economica precisa.

LA RECENSIONE COMPLETA QUI

su IL BO