Perché i giovani italiani non studiano informatica?

03/02/2020
15.00
Camera dei Deputati - Roma
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I dati di molte ricerche mostrano come, anche nelle nuove generazioni, ragazzi e ragazzi tendano a differenziarsi nelle scelte formative e nei percorsi professionali. Mentre, infatti, le giovani donne raggiungono in media titoli di studio più elevati rispetto ai coetanei maschi, più debole risulta la formazione nelle discipline più promettenti per il lavoro di oggi e di domani. Vivace, in particolare, è il dibattito pubblico sull’importanza di un maggior orientamento verso le materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

I dati dell’indagine evidenziano come, soprattutto nel campo delle ICT (Information and Communication Technology), sia i ragazzi sia le ragazze tendano a credere che i primi abbiano maggiore predisposizione e capacità di apprendimento rispetto alle seconde.

Emerge, infatti, che nelle materie informatiche i maschi sono considerati più bravi delle femmine dal 38,8% degli uomini e dal 29,2% delle donne. Al contrario, le donne sono considerate più brave degli uomini solo dal 5,7% delle femmine e dal 7,3% dei maschi.

I dati analizzati derivano da un’indagine realizzata dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con Repubblica degli stagisti e Spindox condotta da Ipsos dall’11 al 23 novembre 2019 su un campione di 2000 giovani, rappresentativo della fascia di età 20-34 anni. Le analisi dei dati sono state svolte dal Laboratorio di Statistica applicata dell’Università Cattolica.