Come vivono i giovani ai tempi del Covid? Quali sono le prospettive per il futuro?

20/10/2020
IL BULLONE
Come vivono i giovani ai tempi del Covid? Quali sono le prospettive per il futuro? IL BULLONE

«I giovani italiani rispetto ai coetanei europei desiderano vivere in un Paese che investe nella formazione, nel lavoro e nel futuro, rispondendo alle difficoltà e tutelando le fasce più deboli», così Alessandro Rosina, professore di Demografia dell’Università Cattolica di Milano, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e uno degli autori dell’e-book “Giovani Ai Tempi Del Coronavirus. Una Generazione In Lockdown Che Sogna Un Futuro Diverso“. Dal volume pubblicato recentemente emerge che «in Italia, il 62% dei giovani tra i 18 e i 34 anni pensa che il coronavirus avrà un impatto negativo sui loro piani per il futuro. Tra i grandi Paesi europei, siamo quello con il dato peggiore», e ancora: «il 34% dei giovani italiani dice di aver abbandonato temporaneamente l’idea di andare a vivere per conto proprio e il 36% quella di avere un figlio. Il 42% ha toccato con mano, dall’inizio della crisi, un peggioramento della propria condizione personale di lavoro».

I Giovani e l’Ambiente
Secondo il Climate Clock di New York, alla Terra restano sette anni di vita per limitare le emissioni di biossido di carbonio, prima che si arrivi a un punto di non ritorno. Professore, secondo Lei la questione ambientale può essere considerata una delle ingiustizie generazionali del nostro secolo?

«Sulle tematiche ambientali si mescolano vari punti importanti. Prima di tutto, viviamo in un mondo che è profondamente cambiato rispetto al passato, quando l’impatto delle azioni degli uomini era irrisorio. Non a caso, chiamiamo l’epoca geologica in cui viviamo “antropocene”, ad indicare che l’ambiente terrestre è fortemente condizionato su scala locale e globale dagli effetti dell’azione umana. Si pone quindi una questione tra presente e futuro: non abbiamo mai tenuto conto che le scelte che prendiamo avranno un impatto sulla vita delle prossime generazioni. I giovani di oggi hanno un peso demografico, e quindi elettorale, minore rispetto al passato. La denatalità specialmente in Italia ha colpito molto, quindi i giovani devono far sentire ancora di più la loro voce, per compensare la gravità del tema e il ridotto peso demografico».

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