| 09/12/2023 | |
Fino a pochi decenni fa, la parola “pensionato” evocava anziani che leggevano il giornale sulla panchina o assistevano ai lavori nei cantieri con le mani dietro la schiena. Smettere di lavorare condannava a un lento declino inattivo e all’isolamento sociale con conseguenze pesanti anche sull’umore. Ora, per fortuna, quadretti del genere sono sempre più rari. «Fino al secondo dopoguerra chi aveva 65 anni era considerato vecchio e si sentiva vecchio», spiega Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Cattolica di Milano. «Ma non è più così» (….)
