Giovani: prove di futuro

ESTRATTO:
“Non si sentono al loro posto se non percepiscono che quel posto può cambiare con loro”, sostiene Alessandro Rosina che cura le ricerche e la redazione del Rapporto Giovani 2025, ultima edizione di un contributo annuale che rappresenta uno dei ritratti meglio riusciti dell’evoluzione demografica, economica, sociale e psicologica delle giovani generazioni in Italia [Istituto Giuseppe Toniolo, La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2025, Il Mulino, Bologna 2025]. La frase di Rosina contiene le parole chiave per comprendere lo stato delle cose. Noi esseri umani siamo cercatori di significati. I significati nascono da una presenza partecipe. Prendere parte vuol dire sentire che conti nella dinamica e nell’evoluzione delle cose. Dal Rapporto emerge che le giovani generazioni in Italia sentono di contare sempre meno da un punto di vista demografico e, quindi, di incidere poco a livello elettorale, tanto da non suscitare attenzione in chi governa in un’epoca in cui il consenso per il consenso e il voto di scambio mettono, tra le altre ragioni, in crisi la stessa democrazia. Oltre alla quantità c’è il problema della qualità. Viviamo tutti in una inedita antropologia, che ce ne accorgiamo o no. Il posto di noi umani sul pianeta Terra è cambiato. Le giovani generazioni sono il punto di massima sensibilità della trasformazione della qualità della nostra vita. Sono loro ad essere al centro del ciclone del cambiamento e a sentirne le conseguenze. L’aspetto più rilevante del Rapporto è proprio l’atteggiamento prevalentemente anticipatorio di futuro delle posizioni che le giovani e i giovani esprimono. Tutti i contenuti indicano la capacità di segnalare con le loro posizioni il fallimento del modello di sviluppo dominante e le loro sensibilità mostrano non poche indicazioni di inedite e più appropriate forme di vita. Emerge dalle analisi del Rapporto un diverso modo di essere e fare nel mondo che non è solo nelle loro aspettative, ma nel modo di intendere la scuola, il lavoro, i progetti di vita e la partecipazione sociale (…).
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