Mutui, lavoro, bollette e vacanze: 10 aiuti per le famiglie nella fase 2

04/05/2020
IL SOLE 24 ORE PLUS
Mutui, lavoro, bollette e vacanze: 10 aiuti per le famiglie nella fase 2 IL SOLE 24 ORE PLUS

Congedi parentali, voucher baby sitter, rate dei mutui e bollette sospese. Ciambelle di salvataggio per le famiglie italiane in difficoltà di fronte all’emergenza causata dal coronavirus. Tante, forse troppe, agevolazioni frammentate in “mille” rivoli che rischiano di perdere efficacia.
Già prima del coronavirus in Italia si stimavano 1 milione e 800mila famiglie in povertà assoluta, pari al 7% del totale: l’equivalente di 5 milioni di individui, pari all’8,4% della popolazione. E adesso, con la previsione di perdere nel 2020 oltre mezzo milione di posti di lavoro, la situazione è destinata a peggiorare.
«Tutte queste misure – spiega Luigi Campiglio, ordinario di politica economica all’università Cattolica di Milano -, se verranno attuate, sono un segnale positivo, ma vanno rafforzate e adattate alle famiglie. In Italia i minori a rischio di povertà o esclusione sociale sono il 30%. Con percentuali così elevate un sostegno alla famiglia è “ovviamente” centrale per riempire il vuoto economico, ma soprattutto di vita dei più giovani e del loro futuro».
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Rosina, coordinatore dell’Alleanza per l’infanzia:  «La principale debolezza cronica delle politiche familiari italiane è la mancanza di misure solide e continue. È necessario distinguere tra aiuti economici, da un lato, e strumenti di conciliazione e servizi per l’infanzia, dall’altro. Sulla dimensione economica è necessario semplificare e andare verso un assegno unico universale. Sulla dimensione dei servizi serve invece avere alla base un’offerta solida che risponda alle esigenze di cura, ai bisogni educativi e socialità dei bambini, ma arricchita anche il più possibile da strumenti che rispondano alle diverse e mutevoli esigenze delle famiglie. Quindi ben vengano anche incentivi per nidi aziendali, smart working, part time reversibile, baby sitting, potenziamento dei congedi genitoriali, a patto però che non vengano pensati in sostituzione della riattivazione dei servizi per l’infanzia».

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