Parte l’assegno unico universale per le famiglie. Sarà vera rivoluzione per le politiche familiari italiane?

01/07/2021
NEODEMOS
Parte l’assegno unico universale per le famiglie. Sarà vera rivoluzione per le politiche familiari italiane? NEODEMOS

La necessità di una nuova stagione di politiche familiari
L’Italia è stata a lungo un paese caratterizzato da politiche familiari deboli, frammentate e disomogenee. Quindi anche poco in grado di dare adeguato sostegno alle responsabilità familiari e contrastare la denatalità. L’Italia continua, in particolare, a presentare uno dei divari più ampi in Europa tra numero di figli desiderato e realizzato. Tale divario, da un lato, alimenta squilibri demografici sempre più difficili da gestire, d’alto lato, rappresenta anche lo spazio strategico in cui maggiormente le politiche sono chiamate a dimostrare la loro qualità ed efficacia.

All’interno dell’ampio sistema degli strumenti a favore delle responsabilità familiari, sia il Family act che alcuni impegni contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) possono essere considerati novità importanti che vanno nella direzione giusta. Ci riferiamo, in particolare, alle risorse previste per portare la copertura dei servizi per l’infanzia a convergere verso la media europea e all’Assegno unico e universale per i figli (AUUF, il cui obiettivo, secondo la legge delega è di “riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico”, come abbiamo illustrato nell’articolo: È in arrivo l’assegno unico universale. Cosa cambia per le famiglie italiane? (Neodemos 30/03/2021 Gianpiero Dalla Zuanna and Alessandro Rosina)

Il successo di queste due misure dipende sia dalle risorse effettivamente destinate sia da come verranno implementate. Nel caso dei nidi l’obiettivo principale deve essere quello di potenziare copertura e qualità su tutto il territorio italiano. Ovvero rendere, di fatto, un diritto per ogni bambino la possibilità di accesso a tali strutture, in qualsiasi contesto egli nasca. Mettere al centro il bambino, indipendentemente dalle caratteristiche dei genitori, è il principio che sta alla base dell’AUUF, che però può essere fortemente rimesso in discussione da come verrà implementato.

La forma assunta da molti paesi che prevedono una misura di questo tipo è molto varia. Come mostrano le ricerche sul tema, per essere uno strumento di politica familiare in senso proprio – ovvero non solo di contrasto alla povertà ma di efficace sostegno a scelte e responsabilità familiari – sono importanti alcune condizioni: l’assegno non deve essere occasionale ma strutturale e continuo nel tempo; non rivolto solo ad alcune categorie ma universale; percepito come un aiuto non simbolico anche dal ceto medio; chiaro e semplice da ottenere; oltre che inserito in modo integrato e coerente nel più ampio sistema di politiche familiari (servizi, congedi, ecc.).

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