Per i giovani del Sud Papa Francesco è una superstar

20/03/2015
LA REPUBBLICA
Per i giovani del Sud Papa Francesco è una superstar LA REPUBBLICA

Papa Francesco superstar per i giovani napoletani e del meridione. Amato, ammirato, ma soprattutto “ascoltato” dalla stragrande maggioranza delle giovani generazioni del Sud, a partire dalle migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze che domani lo accoglieranno nella sua prima visita pastorale a Napoli con l’entusiasmo che in genere viene riservato a cantanti pop e celebrati campioni sportivi. Numeri alla mano, stando ad una inchiesta demoscopica fatta dall’Istituto Toniolo di Milano, il crescente feeling esploso tra Francesco e la gioventù napoletana è calcolabile nel sorprendente 75,6% dei consensi assegnato a Bergoglio come il personaggio pubblico che ispira maggiore fiducia tra i teenager del Sud che quasi a furor di popolo lo considerano quasi un membro della famiglia, un amico sincero con cui scherzare e confidarsi, un padre o un nonno a cui chiedere consigli nei momenti di difficoltà. Percentuale — il 75,6 per cento pro papa Francesco — “battuta” nello stesso sondaggio solo da voci come “fiducia in sé stessi” (91,8 per cento) e “fiducia nei parenti più stretti” (89,9%). Altri personaggi noti al grande pubblico suscitano minore attenzione: come ad esempio il governo guidato da Matteo Renzi e i due rami del Parlamento con a capo Laura Boldrini (Camera dei Deputati) e Pietro Grasso (Senato) che scendono complessivamente a 13,8 di consensi tra i giovani meridionali. Non brilla nemmeno la Chiesa cattolica relegata, invece, ad un preoccupante 35,7 per cento di consensi giovanili, pur essendo guidata da un Papa che in soli due anni di pontificato ha fatto incetta di attenzioni e simpatia tra credenti, non credenti, fedeli di altre religioni, persino atei militanti.

È quanto emerge da un sondaggio sul mondo giovanile napoletano e meridionale svolto in occasione della visita di papa Francesco a Napoli (terzo pellegrinaggio papale in terra napoletana dopo quelli di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI). L’indagine, dal titolo Rapporto Giovani per il Sud, è stata promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, presieduto dal cardinale di Milano Angelo Scola, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. I giovani intervistati sono stati 5000 di età compresa tra i 19 e i 32 anni, di differenti orientamenti religiosi e politici. Dopo Francesco, al quarto posto i giovani intervistati promuovono la comunità in cui vivono quotidianamente (65,7%), come amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola e professori. Minor consenso ottengono invece le altre istituzioni pubbliche: 35,7% per la Chiesa Cattolica, 33,2 per l’Unione Europea. Ancora più distaccata la politica in generale, per la quale esprime fiducia il 22,6% per le istituzioni locali, il 13,8% per governo e Parlamento, e solo il 6,3% per i politici.

«Il carisma e la passione di Papa Francesco», spiega il professor Alessandro Rosina, tra i coordinatori dell’indagine, «si inseriscono in un processo di sfiducia nelle istituzioni pubbliche e di trasformazione del rapporto dei giovani con la religione. È importante quindi che le nuove generazioni riconoscano in Bergoglio una figura in grado di contrapporsi positivamente alle forze di disgregazione sociale e alla deriva nella produzione di senso e valore all’interno delle proprie vite. I giovani, e in questo caso i napoletani e quelli delle regioni del Sud, sentono soprattutto il bisogno di esempi positivi per ritrovare speranza e fiducia, e papa Francesco è entrato in piena sintonia con questa esigenza ». Nel sondaggio del Toniolo, «si conferma dunque», aggiunge Rita Bichi, tra i coordinatori della ricerca, «la particolare sensibilità delle persone che nascono e vivono nel Sud d’Italia nei confronti dell’attaccamento alle tradizioni religiose e familiari, che pongono a fondamento del percorso di vita — anche nelle nuove generazioni, segnate altrove da una più elevata presenza di atteggiamenti e di comportamenti secolarizzati — i valori e le esperienze della fede cattolica. Questaprevalenza porta consénon solo una rinnovata e attualizzata adesione alla fede e alle pratiche religiose — di cui Papa Francesco è primo testimone — ma anche una più sentita e partecipata vicinanza ai sacramenti che segnano le tappe della vita umana».

Ed a riprova di quanto sostenuto dalla professoressa Bichi, nel sondaggio emergono sorprese anche in materia di valori religiosi tra le giovani generazioni del Sud. Il 64,2% degli intervistati dichiara, infatti, di riconoscersi in maniera sensibilmente maggiore nella fede cattolica, percentuale più alta rispetto a quella dell’intera Italia (che è pari al 52,2%). È inoltre da evidenziare — sottolineano i curatori dell’indagine — come sia bassa la percentuale di giovani del Sud che si dichiarano atei (10,9 % contro il 17,7% di tutta Italia) o agnostici (6,0% contro l’8,1%).

Anche la pratica religiosa continua ad essere molto più comune tra i giovani napoletani e meridionali rispetto al Nord. Circa il 40% frequenta i riti almeno una volta al mese contro il 23% del Nord. Chi non frequenta la Chiesa mai o solo in particolari occasioni è pari al 48,7% contro il 58,5% del Nord.

Infine, in larga maggioranza i giovani considerano la famiglia la cellula fondamentale della società e non considerano il matrimonio una istituzione superata. A concordare (“molto” o “abbastanza”) sono due giovani italiani su tre, ma si sale a ben tre su quattro a Napoli e nel Mezzogiorno.