La Terza Conferenza nazionale della famiglia, tenuta a Roma il 28-29 settembre scorso, non rimarrà alla storia come punto di svolta delle politiche familiari in Italia. Si sono sentite buone intenzioni, tanta retorica, ma impegni precisi e incisivi pochi e in ordine sparso. Dopo aver toccato il record negativo di nascite nel 2013, averlo battuto nel 2014, essere scesi ulteriormente nel 2015, essere precipitati ancor più sotto nel 2016, cosa deve ancora succedere per decidere di cambiare rotta? Cosa manca per capire che senza mettere in relazione virtuosa scelte di formazione della famiglia, occupazione femminile, benessere infantile, non possiamo tornare a crescere in modo solido e creiamo, anzi, squilibri che diventano costi futuri?
Posts By: Alessandro Rosina
2050 L’Europa si spopola
Possiamo sintetizzare le sfide che pone la demografia in questo secolo in quattro punti.
1 – Non siamo mai stati così tanti sulla Terra. Il ritmo di crescita è più lento rispetto al secolo scorso, ma si aggiungeranno comunque almeno altri due miliardi di abitanti prima del 2050 rispetto ai circa 7,5 miliardi attuali.
Ma la disoccupazione giovanile non è un inganno
Il tasso di disoccupazione giovanile suscita grande preoccupazione, ma viene messo in discussione da alcuni osservatori ed esperti. Le critiche sono fatte proprie e sviluppate in un recente libro dal titolo L’inganno generazionale, scritto da Alessandra del Boca e Antonietta Mundo.
El desempleo juvenil es el verdadero drama de Italia
Los nacidos a partir de los años ochenta, la generación de los millennials, vivieron su infancia rodeados de la mayor riqueza vista desde la posguerra y con las mismas expectativas de prosperidad que sus contemporáneos en otros países avanzados. Sin embargo, mientras ellos crecían, en Italia ha aumentado la deuda pública, la población ha envejecido y la inestabilidad laboral se ha agravado. Quienes hoy tienen entre 25 y 34 años han tropezado, en la etapa más vulnerable de la transición a la vida adulta —el paso de la escuela al trabajo—, con la crisis económica. Es decir, al contrario que sus padres, se han encontrado con unas oportunidades muy por debajo de sus deseos y su potencial.
Innovare la formazione per includere con il lavoro
In questi giorni inizia il nuovo anno scolastico per otto milioni di alunni. Molti i problemi e le sfide da affrontare, vale per i singoli ragazzi che stanno costruendo il proprio futuro, ma più in generale vale per il sistema di istruzione che deve mettere in relazione virtuosa il mondo che cambia e la preparazione di nuove generazioni. Una preparazione che non può più essere solo “aggiornata” ma in grado di saper guardare e immaginare oltre.