Cervelli all’estero (ma non in fuga). Pronti a trasferirsi 6 Millennial su 10

07/04/2016
CORRIERE
Cervelli all’estero (ma non in fuga). Pronti a trasferirsi 6 Millennial su 10 CORRIERE

ImmagineIntervista a prof. Rosina in occasione dell’uscita del “Rapporto giovani 2016”.

(Corriere, 7 aprile 2016)

«Vale la pena restare?». È cambiato il paradigma. Vent’anni fa nessun ragazzo si sarebbe sognato di farsi questa domanda. Il dubbio, semmai, riguardava la possibilità di fare un’esperienza all’estero. Oggi no. Oggi ci si chiede il contrario: vale la pena rimanere in Italia? Vivere per un certo periodo all’estero è pacificamente considerato un’opportunità professionale e di vita. E a conferma di questa nuovo sguardo sul mondo contemporaneo ci sono le risposte dei Millennial italiani: l’83,4 per cento è disponibile a trasferirsi stabilmente per lavoro, in Italia (due su dieci) o fuori dall’Italia (sei su dieci). A dominare la scelta, però, non è l’idea di fuga, quanto piuttosto il desiderio di realizzarsi. Ovunque sia possibile.

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