Fino a 60 mila assunzioni aumentando i posti negli asili nido

17/12/2020
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Fino a 60 mila assunzioni aumentando i posti negli asili nido CORRIERE

Oggi c’è posto al nido per un neonato su quattro e le rette vanno dai 400 ai 700 euro . Per garantire un posto al nido a un bambino su tre, con rette comparabili a quelle della scuola per l’infanzia, bisognerebbe investire 4,8 miliardi dei 209 del Recovery fund. E poi spendere circa 4 miliardi l’anno per la gestione del servizio. Lo sforzo iniziale si ripagherebbe però nel tempo. Perché si creerebbero tra i 43 e i 60 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno: dipendenti pubblici e privati che pagherebbero le tasse e alimenterebbero i consumi. E poi perché il nuovo servizio incoraggerebbe le famiglie a fare figli. E ridurrebbe le diseguaglianze. Questo in estrema sintesi il contenuto del rapporto «Nido per tutti entro 10 anni: le ragioni e la proposta» promosso da Alleanza per l’Infanzia e dalla rete #educAzioni di cui fanno parte numerose università, i sindacati confederali, organizzazioni non profit come Unicef, Save the children, Forum disuguaglianze e diversità. Oltre a Istat e Ali, autonomie locali italiane. A coordinare il lavoro Emmanuele Pavolini, Alessandro Rosina, Chiara Saraceno.

Il lavoro ha il merito di presentare una proposta concreta e credibile. E di togliere ogni dubbio sul fatto che i 4,2 miliardi assegnati dal piano per il Recovery fund a un ampio ventaglio di politiche che vanno dalla parità di genere alla coesione territoriale, in realtà non bastano nemmeno per creare posti al nido per un terzo dei bambini, figuriamoci per il 60% come diceva per esempio il piano Colao.

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