Giovani sempre più poveri, ecco chi sta pagando di più la crisi

18/10/2016
LINKIESTA
Giovani sempre più poveri, ecco chi sta pagando di più la crisi LINKIESTA

La povertà in Italia è ormai inversamente proporzionale all’età. Più sei giovane, più rischi di esser povero. Più sei anziano, più aumentano le possibilità di vivere bene. I dati emersi nel Rapporto 2016 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia di Caritas italiana, Vasi Comunicanti, confermano una tendenza che va avanti ormai da anni: il fossato che divide giovani e vecchi in Italia sta diventando sempre più profondo. Il 10% di chi ha meno di 34 anni è un povero assoluto. Degli oltre 4,5 milioni di poveri totali, il 46,6 per cento è sotto la soglia dei 35 anni: 2,1 milioni di individui, di cui 1,1 milioni sono minori.

Con la crisi economica il nostro sistema di welfare, sbilanciato sulla spesa pensionistica, ha riversato sulle nuove generazioni le conseguenze peggiori della crisi. Sono loro che più soffrono il disagio economico e occupazionale, mentre per i nonni over 65 diminuisce il rischio di entrare in una condizioni di indigenza. «La crisi ha penalizzato soprattutto le nuove generazioni, sfavorendo l’accesso al lavoro e i percorsi di autonomia», spiega il demografo Alessandro Rosina, coordinatore del Rapporto Giovani dell’Istituto G. Toniolo. «A questo va aggiunta una caratteristica storica italiana per cui la spesa sociale è concentrata in pensioni e salute pubblica, e molto meno in azioni che favorirebbero i giovani: housing, politiche attive e politiche familiari».

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