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Il problema maggiore è quello del caro affitti, con valori che superano spesso le medie europee» osserva Alessandro Rosina, professore di Demografia all’Università Cattolica di Milano. «Parliamo di costi insostenibili per molti che, senza un sostegno familiare, trovano quasi impossibile costruire un progetto di vita in questa città». Alla scarsità di alloggi si somma la precarietà del lavoro. «Milano offre più opportunità rispetto al resto del Paese, ma spesso si tratta di contratti temporanei non adeguatamente retribuiti rispetto al costo della vita» continua Rosina. «La combinazione tra salari bassi e affitti alti frena la mobilità sociale e trasmette l’idea di un sistema che non mette i giovani nelle condizioni di dare il meglio». L’ultimo report di CGIL Milano conferma il quadro: il 73,6% degli under 35 è impiegato nei settori extra-manifatturieri (soprattutto eventi e servizil con contratti discontinui e instabili. Tra il 2016 e il 2024 è te il ricorso a rapporti intermittenti e occasionali, riducendo le prospettive di impieghi stabili e qualificati.
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Per il professor Rosina, Milano resta attrattiva «più per la debolezza del resto del Paese che per meriti propri. I giovani del Sud e delle aree interne arrivano perché altrove trovano meno opportunità. Ma poi, Sc. possono, guardano all’estero: lì trovano lavoro, servizi efficienti e qualità della vita». Uno spiraglio lo offrono le università. A Milano-Bicóeca, per esempio, sono nati un Osservatorio Casa che monitora la condizione abitativa degli studenti e `ABC – Abitare Bicocca Campus”, uno sportello virtuale per trovare soluzioni abitative a prezzi calmierati realizzato in collaborazione con una cooperativa sociale.. «Sono stati i ragazzi stessi a segnalare quanto il supporto abitativo sia importante» racconta Mugnano. «Cerchiamo quindi di rispondere a un bisogno essenziale». Ma se nulla cambia, restare a Milano continuerà a essere una sfida costante. E le storie di chi arriva e di chi parte rischiano di raccontare sempre meno la città che Milano vorrebbe essere.