Orizzonte 2050. Un’Italia più anziana e vuota. Ecco come la demografia ci fa cambiare

ESTRATTO
(…) I giovani, insomma, andranno a concentrarsi al Centro-Nord. I “pochi” che l’Italia potrà contare, in ogni caso. Perché il grande tema di questa fase storica è il “degiovanimento” del Paese, secondo il neologismo coniato dal demografo Alessandro Rosina, cioè l’assottigliamento delle generazioni più giovani, con una conseguente perdita di rilevanza sociale e politica. Un abitante ogni tre nel 2050 avrà più di 65 anni (34,6%), poco più di uno ogni dieci (l’11,2%) ne avrà meno di 14, mentre nella fascia 15-64 anni ci saranno meno di 30 milioni di persone (il 54,3%), con una perdita di ben 7,7 milioni di popolazione in età da lavoro. Tra 25 anni, in pratica, anziani e bambini insieme saranno tanti quanti coloro che potranno essere occupati. Chi sosterrà, lavorando e soprattutto pagando tasse e contributi, le pensioni, la sanità, l’assistenza, l’educazione? (…)
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