Perché proprio l’Italia è uno dei paesi europei con più giovani NEET

04/08/2016
VICE NEWS
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Un italiano su quattro, tra i 15 e i 29 anni, non studia e non lavora. In Europa fa peggio di noi soltanto la Grecia. Sono i famigerati NEET, i giovani Not in Education, Employment, or Training, e in Italia ammontano al 26 per cento, contro una media europea del 17.

“In valore assoluto sono circa 2,4 milioni, l’equivalente di una regione di media grandezza,” commenta il professor Alessandro Rosina, docente di demografia e statistica sociale all’Università Cattolica di Milano e autore del libro Neet. Giovani che non studiano e non lavorano. “Il dato, già elevato prima della crisi – era attorno al 19 per cento – è cresciuto soprattutto tra il 2009 e il 2013.”

Rosina individua tre cause principali del fenomeno, tutte legate alla mancanza di opportunità. “Molti giovani si trovano, all’uscita dal sistema formativo, carenti di adeguate competenze e sprovvisti di esperienze richieste dalle aziende,” spiega. “Molti altri, pur avendo elevata formazione e alte potenzialità, non trovano nel sistema produttivo italiano posizioni all’altezza delle loro capacità e aspettative. E, infine, mancano strumenti efficaci per orientare e supportare i giovani nella ricerca di lavoro.”

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