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Covid tvingar italienare att bo hemma längre

Att erövra sin självständighet är ingen självklarhet för Italiens unga. Under 2018 tvingades omkring 70 procent av personerna upp till 30 år att bo hos sina föräldrar i perioder, av ekonomiska skäl. Det kommer att bli ännu vanligare på grund av coronapandemin – och högre upp i åldrarna.

Det menar Alessandro Rosina, demograf på Katolska universitetet i Milano, och vetenskapligt ansvarig på ungdomsinstitutet Osservatorio Giovane del Toniolo.

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L’investimento migliore? Servizi per l’infanzia

Difficile trovare in Europa una combinazione peggiore della nostra su bassa fecondità, bassa presenza femminile nel mondo del lavoro, alto rischio di impoverimento dopo il secondo figlio. Se non bastasse, i primi dati sull’impatto della crisi causata dalla pandemia preannunciano un grave peggioramento su tutte queste dimensioni.

Non esiste una bacchetta magica, ma se vogliamo davvero invertire il percorso fuori rotta che da troppo tempo ci caratterizza, il miglior investimento sociale che possiamo oggi fare è sui servizi per la prima infanzia. Si tratta della misura maggiormente in grado di favorire i meccanismi che mettono in relazione sistemica virtuosa l’occupazione delle donne, la condizione economica delle famiglie, la realizzazione dei progetti di vita, lo sviluppo umano delle nuove generazioni, la riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali. I nidi hanno, infatti, una funzione cruciale, oltre che per la conciliazione tra lavoro e famiglia, anche (e ancor più) per lo sviluppo socio-educativo a partire dalla nascita. Se l’assegno unico-universale, approvato alla Camera, assume come destinatario il bambino, indipendentemente dalle caratteristiche dei genitori. Se il congedo di paternità obbligatorio risponde all’esigenza dei figli di poter beneficiare della presenza del padre nei primi giorni di vita. Continua invece a mancare un piano che metta al centro – attraverso servizi di qualità e in grado di raggiungere tutti – il “diritto di ogni bambino” di poter contare su una proposta educativa stimolante e qualificata fin dall’infanzia. Servono però impegni chiari e precisi in questa direzione. Come il riallineare tutte le regioni italiane, entro i prossimi tre anni, al target europeo del 33 percento di copertura della fascia 0-3, assieme alla progressiva riduzione dei costi per le famiglie. Prima tappa di un processo di convergenza – magari anche con la spinta di Next Generation Eu – con le migliori esperienza europee.

L’Italia intrappolata nella crisi demografica, l’emergenza è la natalità

L’Italia si trova intrappolata da lungo tempo in una profonda crisi, più insidiosa di qualsiasi recessione economica o altro tipo di emergenza. Si tratta della crisi demografica. I dati sul bilancio demografico nazionale, appena pubblicati dall’Istat, certificano che nel 2019 le nascite sono precipitate a 420 mila.

Modello Berlino per aumentare le nascite

Milano ha goduto di una fase di aspettative crescenti nel decennio pre-pandemia. Nell’immaginario collettivo si è imposta come la realtà più in grado di premiare chi si impegna e farsi terreno fertile per idee e progetti. Ha mostrato, di conseguenza, una forte capacità attrattiva nei confronti dei giovani – sia uomini che donne – rafforzando così il peso di ventenni e trentenni residenti in città.

Allarme caduta delle nascite, il calo aumenta sempre di più

L’Italia è tra i paesi che maggiormente rischiano di peggiorare le possibilità di crescita e le condizioni di benessere delle famiglie rispetto alla situazione pre-covid. Prospettiva ancor più preoccupante se si considera che già prima della Pandemia il quadro sociale ed economico era tra i meno positivi in Europa. Ma l’Italia può essere considerata anche tra i paesi con più margini di miglioramento se dopo il lockdown sarà in grado di reimpostare adeguatamente il proprio percorso di crescita valorizzando, finalmente, tutte le sue potenzialità. E’ la “speranza” richiamata dal Governatore Visco nelle ultime “Considerazioni finali”. Più però si tarda e più l’azione avversa della demografia rischia di trascinare irreversibilmente il paese fuori rotta.