
Possiamo leggere l’azione del coronavirus sulle nostre vite come una metafora? In effetti, si presta bene a rappresenta la situazione di stallo in cui da tempo si trova il mondo occidentale, la sua difficoltà a misurarsi con i rischi e le sfide di questo secolo. Un mondo libero, che però si trova a rinchiudere i suoi abitanti fisicamente, ma anche psicologicamente, ostaggi delle proprie paure. Un mondo ricco, ma diventato più attento a non perdere il benessere raggiunto che disposto a investire sul futuro, oltre che poco capace di ridurre le diseguaglianze e dare prospettive alle nuove generazioni.