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Un figlio nel XXI secolo

Le società moderne avanzate sono entrate, negli ultimi decenni del XX secolo, in una fase nella quale avere figli è una scelta sempre meno scontata. Il processo decisionale non opera più in sottrazione, ma in aggiunta rispetto ad una condizione di base che è quella di assenza di figli (la contraccezione non subentra per togliere, ma è diventata la condizione comune di base che viene interrotta per consentire una nascita desiderata).

Per abolire le diseguaglianze servono asili e formazione permanente

La sfida maggiore del nostro tempo è saper gestire la complessità. Saper, inoltre, individuare e cogliere opportunità nella complessità. Ma anche crearne di nuove. E, infine, dalle opportunità saper generare valore, alimentando un circuito virtuoso in cui la capacità di essere e fare delle persone cresce assieme ai livelli di benessere (nelle sue varie dimensioni) del contesto sociale ed economico in cui operano.

Modello Berlino per aumentare le nascite

Milano ha goduto di una fase di aspettative crescenti nel decennio pre-pandemia. Nell’immaginario collettivo si è imposta come la realtà più in grado di premiare chi si impegna e farsi terreno fertile per idee e progetti. Ha mostrato, di conseguenza, una forte capacità attrattiva nei confronti dei giovani – sia uomini che donne – rafforzando così il peso di ventenni e trentenni residenti in città.

Pechino alla sfida del calo demografiche

Quando alla fine degli anni Settanta del secolo scorso entrò in vigore la politica del figlio unico, la Cina si apprestava ad essere il primo paese al mondo a superare il miliardo di abitanti. La piramide demografica presentava una base molto larga, con il 60% della popolazione sotto i 25 anni e meno del 5% sopra i 65. Oggi il primo gruppo di età risulta dimezzato e il secondo triplicato.

L’Africa del tesoro

Per tutta la storia dell’umanità la popolazione del pianeta è rimasta abbondantemente sotto il miliardo di abitanti. Tale soglia è stata superata con l’entrata nel XIX secolo. Ad inizio del XX siamo saliti oltre il miliardo e mezzo. Siamo poi entrati nel XXI superando i sei miliardi. Ad inizio del XXII potremmo trovarci sopra gli 11 miliardi.